Incontro sul Sentimento Religioso
di Emanuele Lorenzetti
Durante la serata di mercoledì 21 febbraio, nell’ambito del Progetto Persona, si è svolto presso l’Auditorium della Parrocchia di San Pio X l’incontro interreligioso dal titolo “Il sentimento religioso come via per la promozione della persona umana e per la costruzione della civiltà dell’amore”. La centralità dell’evento è stata data dalla presenza di numerose autorità istituzionali e del mondo delle religioni, significativamente dei rappresentanti delle tre religioni monoteiste intervenuti come Relatori: S.E. Mons. Nunzio Galantino presidente emerito dell’APSA, la dott.ssa Ruth Dureghello ex presidente della Comunità Ebraica di Roma e l’Imam della Grande Moschea di Roma El Refaey El Shahat Abd Rabout Rabou Issa. Moderatrice del tavolo è Monica Mondo, nota giornalista di TV2000.
L’apertura dell’incontro magistrale è spettato al parroco Don Andrea Celli dove nel discorso introduttivo ha spiegato le ragioni dell’evento affermando che “questa sera ebrei, musulmani e noi cristiani vogliamo insieme domandarci quanto di senso religioso vi sia ancora nell’umano, quanto spazio e quanto tempo la persona umana sa riservare alla dimensione della Fede nel rapporto con se stessa e Dio anzitutto, ma anche nei rapporti interpersonali, quelli politici, economici e culturali”. Ai saluti di Don Andrea si sono accodati anche quelli istituzionali del Ministero dell’Interno rappresentato nella persona del Prefetto Alessandro Tortorella (Direttore Centrale degli Affari dei Culti e per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto), il quale, nel salutare con plauso gli organizzatori dell’evento e sottolinearne la rilevanza della tematica, ha evidenziato le attività della direzione centrale e la sensibilità dello Stato verso tutti gli aspetti che attengono alla tutela della libertà religiosa.
Il primo relatore ad aver preso la parola è stato l’Imam della Grande Moschea di Roma che, nel voler riflettere attorno al significato del sentimento religioso, ha sin dall’inizio affermato come “la religione è la motivazione che spinge una persona a muoversi verso il bene ed allontanarsi dal male. Quanto più sentimento religioso ha una persona tanto più crescono in lei le buone intenzioni e i mezzi di rettitudine e di guida”. Un sentimento quello religioso che non ha una dimensione solo riferita all’Io interiore, ma anche una dimensione esterna che funge da pilastro essenziale della società per una buona convivenza umana perché “senza il sentimento religioso le società diventano più vuote come contenuto e come consenso”.
Ruth Dureghello, ex presidente della Comunità Ebraica di Roma e prima donna ad aver ricoperto tale incarico di vertice in Italia, ha riflettuto sull’importanza di sedersi tutti attorno ad un tavolo per far emergere i punti in comune delle religioni nel contributo che esse danno alla società nel perseguimento di un “bene che va ben oltre un concetto privato ma che è un valore universale” che si esprime attraverso “quell’istinto universale che ci è dato dal Signore di andare incontro al bisogno dell’altro, di riconoscere nella diversità e nella necessità dell’altro un momento nostro di generosità che fa bene anche al nostro essere persone”.
Una responsabilità delle religioni e del ruolo che esse hanno nel mondo sottolineato più volte dalla dott.ssa Dureghello, un ruolo non di dominio del mondo e dell’essere umano quanto invece “di essere creativi, propositivi, di trasmettere, di valorizzare, di riequilibrare se non costruire quel principio che generalmente viene tradotto in Tikkun Olam, di arricchimento del mondo”. Quel senso di responsabilità che, ha proseguito la Dureghello, richiama il singolo credente alle scelte ed al libero arbitrio che nell’ebraismo assurge a elemento determinante del nostro essere.
Infine, Monsignor Galantino ha chiesto di tenere presente il titolo dell’evento ponendosi il problema di “quale sentimento religioso veramente permette lo sviluppo della persona umana e di creare la civiltà dell’amore”. Gli autori che sono stati citati da Mons. Galantino nel suo intervento sono stati Bonhoeffer e don Lorenzo Milani poiché egli afferma “la parte più bella delle nostre esperienze religiose cominciano dove il testimone di altri o da altri ci viene consegnato”. Bisogna sempre guardare a “certi modelli, certe persone” che sono per noi di aiuto nel capire quale sentimento religioso non contribuisce affatto a costruire una civiltà dell’amore. Monsignor Galantino nel ricostruire la vita di questi due grandi personaggi della Chiesa cattolica ha voluto dimostrare che invece il “sentimento religioso autentico non sopporta chiusure, ci porta sempre a capire che la Verità sta oltre dove siamo arrivati noi, che l’altro io non lo posso incapsulare, è un mistero che sta sempre più avanti di me”.
Tutto ciò per evidenziare, come sottolineato da Don Andrea Celli nel suo intervento a chiusura della serata, che “la parola più bella, più positiva e più di speranza è proprio Persona perché è espressione di Dio” dando il via ai laboratori che coinvolgeranno i giovani come protagonisti di visite presso i luoghi di culto delle tre religioni monoteiste.
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