Il 26 maggio, nella cornice del nostro auditorium, il gruppo dei Giovani Adulti e altri membri della comunità hanno concluso, per il secondo anno consecutivo, la visione di “The Chosen” la serie tv in più stagioni di origine americana sulla vita e gli insegnamenti di Gesù, approdata ora anche su TV2000 e nei cinema UCI. Le peculiarità di questa opera è di essere realizzata interamente per la parte finanziaria in crowdfunding, ovvero un canale di finanziamento attraverso il quale progetti di singoli individui e piccole imprese possono essere finanziati direttamente da una moltitudine di soggetti e per la parte teologica in collaborazione con alcuni consulenti di varie confessioni cristiane (cattolici, protestanti, ortodossi, etc.) che hanno contribuito nella rilettura della sceneggiatura.
Perché guardare un nuovo film sul Cristo? Cosa c’è di nuovo o di particolare? Conosciamo tutti le vicende, i miracoli, gli insegnamenti del Figlio di Dio ma “The Chosen” ha l’ambizione di far vedere tutto questo attraverso gli occhi di chi ha incontrato il Signore nella sua vita, mostrando in profondità anche tutto quello che comporta. Oltre al protagonista principale quindi, ruotano le vite di tanti protagonisti secondari che escono dalle pagine evangeliche e non.
Nella prima stagione, composta da otto episodi, entrano in scena la Maddalena con la sua vita perduta, i pescatori Simone e Andrea vessati dalle tasse e i loro amici Giacomo e Giovanni, l’esattore Matteo, collaborazionista con i romani invasori, un incuriosito e stupito Tommaso ma anche i farisei sconcertati o affascinati come il saggio Nicodemo. Per ognuno di loro l’incontro con Gesù significa qualcosa, un cambiamento radicale, un ritrovare o scoprire sé stessi e riconoscersi amati e cercati personalmente come la Samaritana al pozzo ed è questo che il regista Dallas Jenkins ha voluto narrare.
Nella seconda stagione, di otto episodi anch’essa, abbiamo incontrato gli altri discepoli, tutti chiamati dal Messia a qualcosa che ancora non comprendono e che va al di là delle loro aspettative. In una rappresentazione curata della società ebraica del tempo con le proprie mentalità e divisioni settarie, osserviamo i futuri apostoli e le donne far emergere i loro lati più umani e i loro difetti e fragilità, riuscendo a vedere quanto chi viene ora venerato come Santo nella sua vita terrena ha dovuto camminare per adeguarsi al Signore e alla sua chiamata.
La visione di ogni puntata è sempre stata seguita da un approfondimento: partendo dall’episodio biblico rappresentato sullo schermo, noi Giovani Adulti ci siamo confrontati insieme a don Andrea e agli altri sacerdoti presenti, sui vari temi che emergevano in uno scambio arricchente e sincero, scoprendo nelle difficoltà dei primi amici di Gesù le nostre stesse fatiche.
Nonostante tutto quindi, grazie anche a “The Chosen”, abbiamo confermato quanto sia bello essere discepoli e seguaci di Gesù o, come si dice ora, followers!