Martedì 19 novembre nel consueto appuntamento de’ I Martedì Letterari si è svolta in Auditorium San Pio X la presentazione del libro “Cinque domande che agitano la Chiesa” di Ignazio Ingrao. Le riforme intraprese da Papa Francesco sono processi irreversibili: questa è la tesi centrale del libro di Ingrao Al dibattito, moderato dalla giornalista del Tg1 Cristina Guerra, sono intervenuti il parroco di San Pio X Mons. Andrea Celli e la scrittrice e biblista Rosanna Virgili.
Quella sulle riforme è l’ultima delle domande oggetto del lavoro del vaticanista del Tg1. Domanda dalla quale in qualche modo scaturiscono le altre quattro. Nell’ordine: a dispetto delle buone intenzioni, la Chiesa parla solo ad alcuni e non a tutti? In Europa e Nord America la pratica religiosa cala vistosamente, mentre in America Latina e Africa è insidiata dalle nuove Chiese pentecostali. Chi si fa carico di questa emergenza? L’apertura ai laici e alle donne è reale o solo di facciata? L’inizio e la fine della vita, la cura della vecchiaia, le nuove frontiere della medicina, la questione del gender: la Chiesa è in grado di rispondere ai nuovi interrogativi posti dal progresso e dalla scienza?
Il confronto si è incentrato in particolare sul tema del ruolo delle donne nella Chiesa, al centro anche del recente Sinodo dei vescovi. Papa Francesco, ha sottolineato Ingrao, “ha avviato processi di ripensamento di quelli che possono essere le leadership femminili. Processi complessi, effettivamente lenti, e le resistenze soprattutto culturali sono ancora molto forti. Però io non credo siano riforme soltanto di facciata, come qualcuno dice. C’è una metodologia nuova che coinvolge laici e donne e coinvolge di più la Chiesa in una corresponsabilità: tutto questo è sostanziale. Ma Papa Francesco non vuole dividere la Chiesa: servirà dunque tempo anche rispetto a quanto emerso con forza nei lavori sinodali sul ruolo delle donne”. Ruolo. “Le donne non hanno ancora piena dignità ecclesiale”, ha sostenuto Rosanna Virgili che sottolinea ad esempio il non riconoscimento del carisma del diaconato. Il rischio, aggiunge, è che ci si preoccupi di come i ministeri possano promuovere le donne e non viceversa: di come le donne possano promuovere i ministeri, dar forma ed efficacia ai loro carismi indispensabili per la missione attuale della Chiesa.
Il parroco don Andrea ha sottolineato da parte sua che “undici anni di pontificato di Papa Francesco hanno proiettato la Chiesa in avanti, in uscita verso le periferie geografiche ed esistenziali, pronta ad accogliere le domande di tutti. Il nostro silenzio sarebbe la risposta peggiore“. Importanti sono dunque gli interrogativi che toccano chi nella Chiesa vive ma anche chi dalla Chiesa per scelta personale resta ancora fuori o tutt’al più sulla porta.
Le riforme intraprese da Papa Francesco hanno creato molte aspettative e anche molti timori. Ricorda don Andrea: La risposta di Francesco è nella “’Evangelii Gaudium”, citata più volte da Ingrao nel suo libro: il tempo è superiore allo spazio. Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi.
Di seguito alcune foto e il video della presentazione: