Venerdì sera 6 dicembre, si è svolto in Auditorium l’incontro mariano nell’ambito del cammino d’Avvento della comunità parrocchiale, alla vigilia della solennità dell’Immacolata il prossimo 8 dicembre. In una breve, ma molto intensa catechesi il parroco, don Andrea Celli, ha sottolineato come in Maria la Parola venga attesa, preparata nel silenzio perché il Verbo si faccia carne e dia così senso all’esistenza di ogni uomo e donna. Maria viveva una vita normale, era una creatura umana, una donna con i piedi per terra e ha sperimentato anche lei il dolore e il pianto, ma accogliendo l’amore di Dio, ha trasformato la sua vita, e la nostra, con il suo sì obbediente; grazie al suo fiat alla volontà divina, ha aperto la prospettiva trascendente alll’infinito dell’amore di Dio. Maria è la donna dell’Avvento, che ha saputo ascolare e attendere, affidandosi a Dio totalmente, senza stancarsi né avere fretta, come l’asino che sente il peso delle fatiche, ma continua ad andare avanti e a sopportare, sapendo che anche nel dolore Cristo è con Lei, e in Lei la promessa si realizza: dopo la sofferenza sotto la croce, l’attesa viene riempita di pienezza feconda, che si apre alla speranza e si realizza a Pasqua con la resurrezione di Gesù Cristo. Maria è dunque il modello dell’anno giubilare che si sta per aprire, perché segno e prima testimone della speranza che s’incarna e rifulge in Lei, perché “grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome”.
Dopo è stato il momento dello “spettacolo spirituale”, lo straordinario musical Bernadette de Lourdes – presentato in anteprima nazionale nella versione italiana in versione ridotta (40 minuti) e che sarà poi messo in scena all’Auditorium Conciliazione, dal 16 gennaio al 16 febbraio 2025 e sarà poi portato nei teatri di tante altre città italiane.
Nello spettacolo, basato su documenti autentici, si rivive tutto il percorso di un’adolescente di 14 anni, come tante altre del suo tempo, che dovrà tentare di spiegare un’esperienza soprannaturale, unica e incredibile, grazie alle 18 apparizioni mariane dal febbraio al luglio del 1858, evento difficile da comprendere per tutti, a partire dalla sua famiglia, di condizione molto umile, che stenta fortemente ad accettare quanto accaduto e chiede a Bernadette di fermarsi e di dimenticare quanto ha visto e sentito per non stravolgere la quotidianità della loro già difficile vita. Si rappresentanto inoltre gli incontri che Bernadette ha avuto con il commissario Jacomet, l’abate Peyramale, e soprattutto l’incontro di Bernadette con la Vergine Maria alla grotta di Massabielle, con il miracolo della sorgente d’acqua che sgorga dalla grotta. Nel susseguirsi degli eventi, si comprende come la giovanissima Bernadette abbia dovuto affrontare una e propria lotta verso chi l’accusava e la perseguitava, restando però sempre calma e umile e fedele a Maria, per difendere la verità delle apparizioni dinanzi all’incredulità della maggioranza dei compaesani, alle indagini e alle accuse che le hanno mosso sia le forze dell’ordine sia i religiosi della regione.
Al termine dello spettacolo, il regista e autore del libretto del musical, Serge Denoncourt, ha spiegato come è stato toccato nel cuore in prima persona dalla vicenda della piccola Bernadette e di quel “qualcosa” che senz’altro è avvenuto e che continua a compiersi (al di là del miracolo intenso in senso religioso), dato che il pellegrinaggio a Lourdes continua ormai da quasi due secoli con guarigioni e migliaia di persone ogni anno; l’artista italiana Gaia di Fusco, che interpreta l’adolescente francese, ha invitato i giovani a essere coraggiosi e a credere nelle proprie idee, anche se ci sentiamo a volte fragili e insicuri, come ha fatto Bernadette nella sua storia, e ha spiegato come indossare gli abiti della giovane francese, così diversi dai soliti e così semplici, le abbia fatto comprendere come la semplicità possa essere in realtà la grande e la vera forza da cui partire per affrontare le difficoltà. David Bàn, che riveste i panni del padre di Bernadette, ha raccontato come in Francia una ragazza abbia deciso di riprendere i rapporti con il padre dopo aver visto il musical, commossa dal rapporto doloroso che si era creato in famiglia Soubirous tra padre e figlia.
Le straordinarie voci degli artisti, la recitazione magistrale, i costumi dell’epoca e la colonna sonora coinvolgente dell’opera hanno coinvolto e emozionato tutto il pubblico, da adolescenti a anziani, aprendo la riflessione sull’evento soprannaturale che nel Natale vede l’incarnazione di Dio nel Figlio e ci porta a riconoscere il mistero e a credere affidandoci a Dio, superando ogni dubbio (o le “dicerie”, come ai tempi del miracolo di Lourdes) che può allontanarci e confonderci. Come Bernadette ha mostrato, guardiamo al Cielo, e fidiamoci di quello che c’è stato rivelato e che ogni anno si rinnova nel Natale, accogliendo Gesù Bambino che viene e si dona per noi.
Di seguito il video e le foto: