La Chiesa è viva e ha molto da dire alla società di oggi. Le diversità al suo interno sono il segno di una vitalità da valorizzare. È quanto emerge dal libro di Angelo Gallippi “I cardinalissimi” presentato martedì 18 febbraio nell’Auditorium di San Pio X nell’ambito dei “Martedì letterari”.
Stimolati anche dalle domande della giornalista del Tg1 Cristina Guerra, hanno dialogato con l’autore Mons. Antonio Stagliano, presidente della Pontificia Accademia di Teologia e il parroco di San Pio X, Mons. Andrea Celli.
Dietro il superlativo del titolo ci sono i ritratti di 18 porporati, tra i 127 cardinali elettori, che sono tra i più prestigiosi anche se non sempre conosciuti dall’opinione pubblica. Ma sbaglieremmo a leggere le pagine di questo libro cercando di intuire il favorito al prossimo, e speriamo il più possibile lontano, Conclave.
La cosa che davvero ci dovrebbe interessare e colpire favorevolmente è che nelle biografie di questi cardinali si trovano personalità e formazione diverse. Una realtà che spesso viene percepita come seme di divisione; ma che al contrario ci dice molto della ricchezza spirituale e intellettuale della Chiesa di oggi.
La pluralità di voci talora anche discordanti va invece nella direzione di discussioni aperte, di quella parresia, di quella franchezza, che Papa Francesco ha sempre chiesto con forza a tutti i cristiani. In questo modo, l’autore ci aiuta ad andare oltre gli schemi un po’ semplicistici di conservatori e progressisti su temi sensibili e di grande attualità come il celibato dei sacerdoti, gli abusi sui minori, il rispetto della vita, l’omosessualità, le ingiustizie economiche e sociali, le migrazioni, l’ambiente.
Di seguito alcune foto: