Prosegue il percorso comunitario dei Venerdì di Quaresima, dopo la Maratona della Parola di Dio, sono iniziate venerdì 11 marzo le Riflessioni sui Vangeli della Passione. Il primo ad intervenire è stato il Direttore de L’Osservatore Romano, il Professor Andrea Monda che si è soffermato su alcuni versetti del Vangelo di Marco:

  • Mc, 14, 51-52 Lo seguiva però un ragazzo, che aveva addosso soltanto un lenzuolo, e lo afferrarono. Ma egli, lasciato cadere il lenzuolo, fuggì via nudo.
  • Mc, 14, 40 e Mc, 14, 70 Poi venne di nuovo e li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti, e non sapevano che cosa rispondergli. Ma egli (Pietro) di nuovo negava. Poco dopo i presenti dicevano di nuovo a Pietro: «È vero, tu certo sei uno di loro; infatti sei Galileo».
  • Mc, 15, 29-30 Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!».
  • Mc, 15, 43 Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù.
  • Mc, 15, 47 Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto.

Con una dialettica avvincente, profonda e al tempo stesso collegata molto alla nostra realtà, Andrea Monda è riuscito a tratteggiare le riflessioni sui versetti, spaziando tra le varie forme di arte, come è solito fare, e coinvolgendo particolarmente i ragazzi, a cui è legato per aver insegnato a scuola tanti anni, i quali hanno animato la serata preparando l’ambientazione, la struttura e alcune domande che hanno rivolto oltre che al Professore, anche a parrocchiani di diverse generazioni come Caterina Levati, Francesco Gatti ed Antonio Lanzone.
Don Andrea concludendo la serata ha sottolineato come “Andrea, amico da diverso tempo, è una persona che ci ha fatto conoscere Gesù secondo la sua visuale di laico che scruta la verità della vita con il suo interesse per la musica, i libri, la cinematografia, che hanno sempre veicolato la conoscenza della fede. Il suo essersi ritrovato direttore di una testata così importante senza chiederlo o pensarci, essere diventato giornalista dopo anni passati ad educare in maniera eclettica intere generazioni, è stato libero di dare il suo taglio e ci ha fatto vedere al centro Gesù con in chiaro-scuro i protagonisti di quel Vangelo dove abbiamo potuto ritrovare anche noi stessi. Un grazie a lui ed ai ragazzi del gruppo giovani che hanno organizzato questa serata”.

Ecco un commento sulla serata di Serena, una ragazza del Gruppo Giovani:

Ho partecipato venerdì scorso all’incontro con Andrea Monda e questi sono i tre punti che mi hanno colpito:
1. Il primo è molto particolare e riguarda le domande che Gesù fa. La domanda più importante si trova nello stesso vangelo di Marco: “voi chi dite che io sia? Io chi sono per te?” Gesù non è uno che ci lascia indifferenti con le sue domande. Lui stesso è una domanda a cui siamo chiamati a rispondere, ogni giorno e con la nostra vita.
2. La seconda cosa é questo invito che Andrea Monda ci ha fatto citando papa Francesco: “passare dalla cultura dell’aggettivo a quella del sostantivo”. Siamo abituati a etichettare la gente: “quello è un ladro, guarda quella come è brutta, e quell’altro è un bestemmiatore”. Abbandoniamo la cultura dell’aggettivo che ci fa chiudere le persone in delle celle e le condanniamo scuotendo il capo. Passiamo al livello più alto: quello del sostantivo. Guardiamo in faccia le persone, cerchiamo di fare emergere quello che loro sono e non quello che fanno, dicono o appaiono.
3. Il terzo punto che mi ha particolarmente colpito è che la fede non va difesa ma va promossa, va testimoniata. Dio non ha bisogno di essere difeso. Il nostro atteggiamento deve essere come quello di coloro che hanno scoperto la gioia di seguire Gesù e vogliono condividere questa gioia con gli altri. Non deve essere l’atteggiamento di colui che vuole dare la riposta di tutto ma di quelli che sanno ascoltare, che fanno la domanda giusta e che lasciano che l’altro trovi la verità, trovi Gesù.

Di seguito il video ed alcune foto della serata: