Venerdì 25 Marzo abbiamo avuto la possibilità di partecipare, all’interno del percorso di quaresima comunitario, alla riflessione sulla Passione di Cristo secondo Luca, attraverso la meditazione di Mons. Andrea Lonardo.
Grazie alle Suore Comboniane e l’animazione del gruppo universitari, abbiamo vissuto un immersione nel martirio, ricordando il 150 esimo dalla fondazione dell’ordine.
Di seguito proponiamo alcune riflessioni di una parrocchiana che ha partecipato all’incontro:
Nel nostro quarto Venerdì di Quaresima siamo stati invitati a riflettere sulla parola “spettacolo”. “Stavano a vedere questo spettacolo” vedere come muore questo uomo e cosa significa la morte. La spettacolarizzazione del dolore è propria del nostro tempo -dice Mons. Lonardo- anche del dolore, ma c’è bisogno anche del tempo di ritirarsi, di stare da soli.
“Amore Divino amore che non sei amato” Jacopone da Todi si chiede come è possibile che l’Amore Gesù viene visto e non è amato, Lui ama dalla Croce mentre lo odiano. Abbiamo bisogno di un amore più grande, come l’amore che il Papa ha in questo tempo per l’Ucraina e la Russia, consacrandole al cuore di Maria.
Siamo stati poi accompagnati a vedere il lato bello dello spettacolo, la grandezza e la meraviglia della primavera, ad esempio, per arrivare ad una grandezza ancora maggiore: il martirio di colui che dice Padre perdonali, io offro me stesso per loro. Gesù muore dicendo che ci ama. È il mistero di un dono per cui Cristo ci ama, anche se noi non lo ricambiamo, anche quando noi siamo grandi nemici. In Luca vediamo Cristo che muore per i nostri peccati, e ci salva. Lo sguardo dell’evangelista Luca ci fa vedere che Giuda tradisce con un bacio, situazione triste e falsa, attraverso un atto d’amore Giuda tradisce, non era predestinato, ma il tradimento accade.Il vero motivo della morte di Gesù è che Lui vuole e deve amarci nel momento anche del tradimento in cui siamo lontani. Cristo per Luca è sommamente libero e infatti riporta le frasi di Isaia: “Egli fu annoverato tra i peccatori, ha preso su di se i peccati del mondo”. La croce diventa la chiave della nostra vita. Luca ci ricorda infine tre espressioni di Gesù. Gesù dice: Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno. Al ladrone Gesù dice: Oggi sarai con me in Paradiso. Quando trema la terra Gesù dice: Nelle tue mani affido il mio Spirito.
Nel secondo momento della serata le sorelle comboniane ci hanno aiutato a pregare per i tanti territori che sono in guerra (Ucraina, Afganistan, Sudan, Rep. Dem. Congo, Eritrea, Etiopia, Israele e Palestina, Nigeria, Centrafrica, Siria, Somalia, Colombia, … e tantissimi altri paesi….). Sono state ricordate alcune delle sorelle comboniane che partirono per l’Africa con il fondatore, il Vescovo Daniele Comboni e sono diventate martiri. Abbiamo ascoltato testimonianze delle suore che sono state torturate e costrette poi a sposarsi e la testimonianza del fondatore stesso. Sono stati poi nominati i martiri dell’anno 2021 pregando per loro e accendendo una luce sotto la Croce di Cristo ai piedi dell’altare.
AFRICA
– L’Ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci, e l’autista Mustapha Milambo, uccisi in Repubblica Democratica del Congo il 22 Febbraio 2021.
– Padre Manuel Ubaldo Jáuregui Vega, colombiano, del PIME, ucciso in Angola il 7 marzo 2021.
– Don Alphonsus Bello, ucciso in Nigeria il 20 maggio 2021.
– Suor Mary Daniel Abut e suor Regina Roba, della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù, sono state uccise in Sud Sudan il 16 agosto 2021.
AMERICA
– Don Gumersindo Cortés González, è stato ucciso in Messico il 27 marzo 2021.
– Simón Pedro Pérez López, indigeno tzozil, catechista e attivista dei diritti umani, della diocesi di San Cristóbal de las Casas, Messico, è stato ucciso il 5 luglio 2021.
– Nadia de Munari, missionaria laica italiana, dell’Operazione Mato Grosso (OMG) è stata uccisa in Perù il 24 aprile 2021.
ASIA
– Don Rene Bayang Regalado, ucciso nelle Filippine il 24 gennaio 2021.
– Alfred Ludo e Patrick Bo Reh, giovani di 18 anni, sono stati uccisi in Myanmar il 27 maggio 2021.
Don Andrea, infine, ci ha invitato a recitare il Padre Nostro ciascuno nella propria lingua, e ci ha dato la benedizione, grati della bella opportunità di preghiera vissuta in comunità.
Di seguito il video ed alcune foto: