Una testimonianza dal Gruppo Giovani
Nei giorni 2-3-4 giugno il gruppo giovani e giovanissimi, insieme a don Andrea, don Bart e gli animatori è partito presso la Casa di Spiritualità Regina Pacis a Tarquinia Lido per il campo estivo di chiusura dell’anno.
Il tema centrale è stato “la carità e il servizio”, per coinvolgere i giovani ad essere parte attiva.
Il primo giorno, dopo una mattinata di giochi insieme, sono stati analizzati i punti importanti del Vangelo del Buon Samaritano, riflettendo su chi è “il prossimo” che incontriamo ogni giorno, sui verbi principali dal brano (vedere, compatire, fasciare e curare) e sull’Amore donato. Molto significativa è stata la veglia notturna sulla spiaggia dove è stato letto un racconto e, con un gesto, i ragazzi hanno riflettuto su quale parte del corpo di Gesù si immedesimassero (o avrebbero voluto) per poter dedicare la loro vita agli altri. Il giorno successivo, entrambi i gruppi giovanili, sono stati accolti generosamente in una casa famiglia (gestita da due parrocchiani: Sandro e Gianna) dove hanno potuto conoscere e toccare concretamente la vita difficile di alcuni bambini e famiglie. Da questo toccante incontro è partita la catechesi di don Andrea sulla differenza tra servizio cristiano e volontariato creando molte domande e riflessioni profonde nei ragazzi, che hanno iniziato a interrogarsi su come poter fare di più per gli altri.
L’ultimo giorno, Francesco, un ragazzo diciassettenne del gruppo, ha presentato con foto, video e parole autentiche, la sua testimonianza in Madagascar, dove si è messo a servizio per un mese insieme al papà, per curare persone e bambini del posto meno fortunati suscitando forte interesse e commozione da parte di tutto il gruppo. In seguito, la prof.ssa Antonia Testa, ha parlato ai ragazzi dell’arte di amare, attraverso una serie di punti che spiegano come amare il prossimo concretamente nella quotidianità, per mettere a frutto quella carità e quell’impegno continuo verso il prossimo.
Il campo si è concluso con una messa tutti insieme sulla spiaggia e con uno scambio finale, dove sono stati condivisi gli “ingredienti” fondamentali per vivere una vita di carità e gli ostacoli che a volte ci impediscono di viverla.
Tra giochi, esperienze, condivisioni, riflessioni e divertimento è stata una grazia vedere giovani così colpiti e coinvolti, che ci ricorda a vivere da cristiani attivi nel servizio perché come scrive Don Tonino Bello “se spendete la vita per gli altri e la mettete a disposizione degli altri, voi non la perderete”.
Una testimonianza dal Gruppo Giovanissimi
Il gruppo giovanissimi ha fatto il campo estivo come sintesi del suo percorso sulla santa Messa.
Tutti carichi pronti, ci siamo incontrati alle 8:00 puntuali in parrocchia per partire, ma prima di partire con la preghiera e benedizione di don Andrea gli animatori hanno consegnato ad ogni ragazzo un fazzoletto bianco, che servirà per una catechesi.
Siamo arrivati e abbiamo fatto un check in, proprio come si fa in aeroporto, i ragazzi hanno condiviso come arrivano al campo e quali sono le loro aspettative. Quasi tutti stanchi ma spensierati e pieni di aspettative per il campo. Un biglietto con destinazione a Tarquinia ha fatto sapere ai ragazzi le loro squadre per queste giornate.
Intraprendendo questo viaggio abbiamo fatto un cartellone dove si vedeva una pista di decollo e una via verso la chiesa parrocchiale. Poi con l’aiuto dei post it abbiamo percorso tutte le attività che abbiamo fatto insieme quest’anno, dal momento delle cresime fino al campo estivo.
Il gioco non è mancato e con il caldo che faceva un gioco con l’acqua è stato una delizia. Abbiamo fatto il pranzo insieme ai giovani, è alle coppie che stavano facendo anche loro un ritiro.
Subito dopo pranzo abbiamo fatto una passeggiata nella riserva naturale delle saline di Tarquinia verso un parco con del verde, arrivati abbiamo fatto una bella catechesi sul senso dell’atto penitenziale e abbiamo collegato con il fazzoletto bianco. Abbiamo poi giocato un po’ e tornando in struttura abbiamo preparato la messa, il momento piu importante della giornata. In questa bella messa alcuni hanno suonato e cantato, altri hanno scritto le preghiere dei fedeli pregando anche persino per i giovani amici che non vengono compresi o capiti, il nostro fazzoletto è servito da tovaglia e stava a indicare che sulla nostra anima bianca avverrà un grande miracolo. Finita la messa ci aspettava la cucina per fare la cena. Durante la cena abbiamo avuto l’opportunità di conoscere di più ai giovani.
Abbiamo concluso la giornata con una adorazione eucaristica che ci ha fatto vedere in Gesù la nostra perla preziosa per la quale vale la pena vender tutto per averla, l’occasione per confessarci era questa è l’abbiamo colta.
Il giorno dopo, la mattina siamo stati svegliati da un corteo rumoroso capitanato da don Andrea. Siamo andati la mattina ad una casa famiglia dove abbiamo giocato con i bambini e ascoltato le testimonianze di alcune delle mamme e operatori del posto, ci siamo accorti di quanto possa fare l’amore e come un po’ di aiuto possa fare la differenza.
Dopo un buon panino abbiamo fatto del pane azimo è una breve catechesi su come l’eucarestia è pane e perché sia un pane. Poi una catechesi sulla liturgia della parola, studiando diversi brani della Bibbia e guardando diversi aspetti della Parola, ovvero la sua potenza creativa, che ci chiama a cose grandi, che chiama e pio ancora arrivare ai giovani.
Dopo abbiamo celebrato la messa dove ci siamo soffermati specialmente nei segni del padre nostro, la pace e abbiano portato nell’offertorio il pane che avevamo fatto e poi un video che riassume il nostro percorso.
Dopo questo bel momento finalmente è arrivato il bagno in mare tanto desiderato! E preparata la cena abbiamo concluso la giornata insieme ai giovani con un momento di gioco e divertimento.
La mattina della domenica l’abbiamo iniziata con la preghiera delle lodi. Un momento di condivisione prima della messa conclusiva insieme ai giovani.
Entrambe le esperienze sono state arricchite dalla presenza il 2 giugno delle Cellule del Vangelo un gruppo di coppie che si confronta sui temi della fede con don Andrea.
Un ringraziamento alla Diocesi di Civitavecchia- Tarquinia, nella persona del Vescovo S.E. Mons. Gianrico Ruzza che ha concesso l’utilizzo della struttura per questi bei giorni di campo.
Di seguito alcune foto: