L’Équipe Pastorale: esploratori coraggiosi e… un po’ squilibrati
Una «Chiesa in uscita», una «Chiesa grembo di misericordia, madre dal cuore aperto per tutti»: è la visione che Papa Francesco ha espresso in Evangelii Gaudium e continuamente ribadisce.
Ed è solo così, solo partendo da questo sogno, che si possono davvero coinvolgere le persone che già vivono dentro la comunità e soprattutto attrarre le tante che ancora sono fuori e aspettano qualcuno che «ascolti il loro grido» e le inviti ad entrare.
Ecco dunque perché, anche a San Pio X, nasce l’équipe pastorale che la Diocesi di Roma ha chiesto ad ogni Parrocchia di creare.
Dodici parrocchiani chiamati a «collaborare stabilmente» con il Parroco ai quali è richiesto di «prendersi cura del cammino di tutti, custodendo la direzione comune e animando concretamente le diverse iniziative» della Parrocchia.
Nella sua lettera dell’11 luglio scorso ai Parroci (http://www.diocesidiroma.it/archivio/2019/cardinale/2019_07_11_Lettera%20equipe%20pastorali.pdf), il Cardinal Vicario Angelo De Donatis ha chiaramente identificato le caratteristiche fondamentali dei membri dell’équipe: «aver voglia di incontrare gli altri, non vergognarsi di farsi vicini ai poveri, esercitare una certa attrazione sui giovani». Soprattutto, essere «esploratori coraggiosi» con l’importante compito di «scomodare la sonnolente tranquillità di tanti»… pensando e agendo anche «fuori dalle righe». Perciò, non professionisti qualificati né tantomeno quadri dirigenti della comunità: piuttosto cristiani come tutti ma «capaci di sognare, di contagiare gli altri, di sperimentare cose nuove». Insomma – dice esplicitamente il Cardinale – «gente che lo Spirito Santo ha reso appassionati dello squilibrio».
E nel concreto quali sono i compiti principali affidati all’équipe?
- «custodire il Fuoco», cioè tenere vivo ed animare il «senso del cammino» all’interno della comunità parrocchiale;
- favorire lo scambio e le relazioni tra i vari soggetti e organi che compongono la comunità;
- essere supporto e punto di riferimento per i Catechisti, gli Animatori e per chiunque sia attivo in Parrocchia.
E poi:
- «tenere vive le relazioni, motivare, ascoltare e sostenere le persone coinvolte, aiutare i Sacerdoti ad animare e a coinvolgere tutta la comunità»; e anche «a gestirne i potenziali conflitti».
Ma, soprattutto, l’équipe dovrà accompagnare la comunità ad «essere aperta e disponibile nel servizio ai più bisognosi, nell’ascoltare il grido che dai poveri sale a Dio e nella consolazione degli smarriti di cuore che non si sentono cercati da Cristo buon Pastore».
È questo il Mandato che sabato 9 novembre dodici nostri parrocchiani hanno ricevuto in Laterano da Papa Francesco.
Ho infatti chiesto a Gianna Ciancaleoni, Giulia Ciapparoni, Claudia Gatti, Giuseppe Gionta, Elisabetta Iannelli, Caterina Levati, Laura Liguori, Emanuele Lorenzetti, Giorgio Macchitella, Valentina Sabatino, Valerio Vecchione e Andrea Zapparoli di accogliere questo Mandato, impegnandosi a «vincere ogni timore e convertirsi al servizio di tutti i nostri fratelli nella fede per aiutarli ad essere» – anche alla Balduina – «sale della terra e luce del mondo». E loro hanno accettato, confidando nel Signore e certi del costante supporto della preghiera di tutti voi parrocchiani.
Che questa preghiera e l’intercessione di Maria, «Donna dell’ascolto, della decisione e dell’azione», sorreggano e accompagnino il loro, e nostro, difficile ed esaltante impegno.
don Andrea