La Comunità ha vissuto due intensi momenti di preghiera venerdì e sabato scorso, in occasione degli appuntamenti comunitari di Avvento. Il primo si è aperto venerdì sera quando Don Andrea ha invitato tutti noi a pregare con il salmo 133 “ecco quanto è buono e soave  che i fratelli stiano insieme” e ci ha aiutato a riflettere sul senso autentico dello stare insieme, sull’esempio delle prime comunità cristiane. Ci ha fatto comprendere la differenza tra il “fare” comunità e L’”essere” comunità, nella bellezza di adoperarsi per l’altro e con l’altro sentirsi uniti da un cammino di fede. Si è poi soffermato sul cap. 8 della Fratelli tutti, per riflettere sull’identità cristiana che il Santo Padre definisce come lo spazio dato a ciascun battezzato di annunciare Cristo che viene a salvarci.

Sabato, tutta la Comunità si è riunita in un momento di preghiera comunitario per vivere la liturgia natalizia del Presepe. Ciascun gruppo, chiamato a riflettere sulla domanda “di cosa desidero riempire la Capanna in questo Natale “ si è confrontato con il senso autentico del Mistero dell’Incarnazione. E davanti alla capanna posta ai piedi dell’altare, una assemblea numerosa e viva ha partecipato alla costruzione del presepe di San Pio X. I bambini hanno riempito la Grotta di Luce con i disegni di tante candele costruite in famiglia, mentre i ragazzi della Cresima hanno portato l’albero della speranza, con le loro foglie piene di desideri. Tra un gruppo e l’altro, una testimonianza di luce del Prof. Lanzone del reparto di Ginecologia del Gemelli che ha raccontato la difficile vita del suo reparto in tempo di covid, e due testimonianze di guariti dal Covid, Silvia e Piero che hanno commosso l’intera Assemblea raccontando paure e speranze di questa malattia nuova che attanaglia l’umanità. I giovani e i giovanissimi hanno riempito la Grotta di essenziale, e alcuni universitari hanno raccontato il loro Natale diverso, nella consapevolezza di un cammino di verità e fede comune. La Parola poi ha risuonato nei cuori di tutti, con le parole dell’Evangelista Luca sul racconto della nascita di Gesù e don Andrea l’ha spezzata per noi, facendoci riflettere sulla bellezza e il senso del Presepe, che trasmette la fede di generazione in generazione e sulla gioia del Natale che è luce per ogni uomo. Al termine della riflessione del Parroco, la Capanna è stata portata fuori e post al centro del sagrato. Il significato è stato ben spiegato dagli adulti con una preghiera: il senso di responsabilità che ciascun Cristiano ha nell’annunciare all’altro il Messaggio di Salvezza e la missione di una Comunità in uscita, come invita ad essere Papà Francesco. La liturgia è terminata con la benedizione di Don Andrea rivolta a tutta la Comunità. Di seguito, Foto e video della liturgia del presepe.


Ecco alcune foto:


Qua invece le registrazioni: