Si è concluso con una tre giorni intensa il percorso di Avvento denominato “Angolo della Preghiera” che ha visto alternarsi laici, tra cui molti giovani, ed ecclesiastici nel commentare i personaggi dell’Avvento.
Nelle ultime tre serate sono stati analizzati i tre personaggi della Sacra Famiglia: Giuseppe, Maria e Gesù.
GIUSEPPE è stato affrontato da Gianluigi De Palo Presidente del Forum delle Famiglie.
Giuseppe -ci ha detto Gigi- non è il terzo incomodo tra Gesù e Maria, non è solo il padre putativo, non è un uomo passivo, ma un santo pro attivo. Quattro parole ci aiutano a tratteggiare la figura di San Giuseppe: Leadership perché San Giuseppe è leader: prende decisioni complesse in momenti particolari per la sua famiglia: stava in ansia come tanti padri per la sorte della vita dei propri figli e della sua famiglia, ma deve saper compiere decisioni. Educare: se per incarnarsi e nascere Gesù ha avuto bisogno del si di Maria, per educare Gesù alla sua umanità di uomo, c’è stato bisogno del si di Giuseppe che ha contribuito, trasferendogli i caratteri di maschio che vive nel mondo. Fiducia: Gesù si è fidato di Maria Maddalena scegliendo lei perché annunciasse la Sua Resurrezione perché Giuseppe ha saputo trasmettergli l’importanza di dare fiducia alla donna. Giuseppe, infatti, si è fidato di Maria credendo, contro ogni logica, all’annuncio dell’angelo. Accoglienza: Giuseppe come tutti i padri accolgono la vita dei propri figli sapendo accogliere il dono carnale che hanno le madri, quindi l’amore accogliente è complementare. Il padre è pronto ad accogliere il dono di un figlio sapendo metterlo nelle braccia di un padre più grande.
MARIA è stata tratteggiata da una donna piena di Dio, Suor Luisa Liburno dell’Associazione “Flammae Cordis” e Ingegneria Civile, che si è soffermata sull’Immacolata preservata dal peccato originale, dal sospetto contro Dio, per cui “pensa di Dio sempre le cose giuste. Questa prospettiva rivoluziona la nostra visione. Maria vive la perfetta armonia con Dio. La nostra fede è una possibilità di bellezza, non precetti o obblighi, ma possibilità per avere un più di vita. Dio ci chiede di essere di più, non una serie di precetti. La nostra libertà è di essere come Maria. Maria è pura: un fuoco candido di una passione che batte alla presenza di Dio e ci può introdurre a ciò che ha vissuto, lei può intercedere per noi (avvocata nostra), è impastata della Trinità: figlia del Padre, sposa dello Spirito e madre del Figlio. Maria è la piena di grazia, può introdurci gratis arrivando al Padre”.
GESU’ è stato tratteggiato attraverso un abile percorso teologico da fr. Giovanni Rinaldi ofm Segretario Generale dell’Ordine dei Frati Minori. “Avvicinarsi a Gesù attraverso il Vangelo di Giovanni è una sfida entusiasmante e faticosa” – ci ha detto. “Gesù è venuto a manifestarci Dio. Giovanni compone un cantico dalla creazione In principio, arrivando al logos che si fa Parola incarnata. Il Vangelo è rivelazione, cascata di illuminazioni per indicarci come Dio è voluto entrare nella storia. Questo Vangelo diventa perciò un inno, una poesia dove vengono tratteggiati i temi della vita, della luce, dell’accoglienza, della testimonianza, della grazia, della pienezza, della gloria, del diventare figli di Dio. Tutti noi davanti alla Parola abbiamo delle reazioni e delle emozioni e davanti ad essa possiamo diventare Figli di Dio […]”.
L atre giorni di preparazione al S. Natale è proseguita giovedì 23 dicembre con una liturgia penitenziale e l’Adorazione animata dai Sacerdoti della Parrocchia sul tema “Dalle tenebre alla luce”.
Di seguito alcune foto ed il link per rivedere tutti gli interventi dell’Angolo della Preghiera: