Il “Progetto persona” è una iniziativa di carattere formativo-divulgativo che si propone di cercare di rimettere al centro la Persona Umana, i suoi problemi spirituali e materiali, le disuguaglianze, le fragilità che vive nella contemporaneità. Rimettere la Persona al centro non è solo un problema di fede, ma assume un grande valore etico a cui tutti sono chiamati a concorrere. Ha accolto la proposta del Parroco di San Pio X in Roma, Mons. Andrea Celli, un folto gruppo di professionisti, parrocchiani e non, uomini di cultura, docenti universitari, esponenti delle istituzioni, giovani universitari, i quali hanno concorso collegialmente e tramite appositi gruppi di lavoro, ad elaborare i temi che si è ritenuto importante sviluppare nella prima fase di avvio del Progetto e riflettere su di essi. A loro, che costituiscono il Comitato Scientifico del Progetto, va ringraziamento e riconoscenza. A partire dai documenti di base elaborati per ciascun percorso prenderanno vita conferenze alle quali saranno chiamati personalità ed esperti e ad esse seguiranno iniziative di approfondimento per gruppi. Destinatari del Progetto sono soprattutto i giovani verso i quali si avverte un bisogno di riscoperta e sviluppo della loro coscienza civile e di partecipazione alla vita collettiva. In base allo spirito comunitario che guida la Parrocchia di San Pio X, secondo l’insegnamento e la predicazione di Papa Francesco, le iniziative nelle quali si articolerà il Progetto saranno aperte a tutti senza distinzione di età e di fede religiosa.


 Con il trascorrere del tempo i contesti storico-culturali-sociali mutano e richiedono un’opera costante di aggiornamento e riflessioni per interpretare i segni dei tempi presenti nel tessuto dell’individuo. È sempre più necessario aprire un dialogo con la contemporaneità e riflettere su temi fondanti che hanno come due rette parallele, il Vangelo da una parte e la Costituzione dall’altra. Per Vangelo s’intende la sintesi del portato valoriale cristiano (la sua Dottrina Sociale, la Scrittura, la Tradizione, il Magistero); per Costituzione si intende quella definita “materiale” e certamente non “formale” che promuove nelle sue norme fondanti il “Sistema Paese”. Papa Francesco ci ricorda che le democrazie occidentali stanno vivendo un periodo di crisi (cui si è aggiunta la pandemia e oggi la guerra): crisi delle ideologie, generale benessere ma crescenti disuguaglianze e ripiegamento verso l’individualismo. Politica e Istituzioni hanno mostrato distacco e scarsa disponibilità all’ascolto e la fuga nel privato è stata conseguente. Nella Dottrina Sociale della Chiesa troviamo i principi di riflessione, i criteri di giudizio, e le direttive da cui partire per promuovere un umanesimo integrale e solidale. Se possiamo dire con don Luigi Sturzo che “la verità si incarna nell’uomo perché ci fa essere liberi” e ascoltiamo don Primo Mazzolari il quale ci stimola a metterci all’opposizione non degli altri ma di noi stessi “eventualmente delle nostre grettezze, dei nostri egoismi, se necessario anche delle nostre ambizioni”, allora possiamo chiedere ai credenti – ma in generale a tutti “gli uomini di buona volontà”- di impegnarsi nella costruzione di una nuova dimensione integrale dell’uomo, perché non resti senza una prospettiva di rilancio ed interesse. Del resto, già il Concilio Vaticano II nella Costituzione pastorale Gaudium et Spes identifica la Persona come “la sola creatura sulla terra che Dio abbia voluto per sé stessa”, tanto che le società le sue strutture ed il suo sviluppo devono essere finalizzati “al perfezionamento della persona umana” (GS n. 25). Si tratta, in ultima analisi, di una presa di coscienza e un approccio nuovo alla politica, non come questione di parte, ma per dirla con Papa Francesco come “amore politico”. E sempre Papa Francesco nella “Fratelli Tutti” sottolinea che tutti gli individui sono “uguali nella dignità”. Rimettere la persona al centro tra Vangelo e Costituzione – pur nell’indipendenza ed autonomia di queste due grandi direttive – è quindi un modo per riappropriarsi di una appartenenza in termini valoriali. È questo l’obiettivo del nostro Progetto che si rivolge in primis ai giovani, ma vuole essere aperto a tutti coloro che vogliono provare a sconfiggere le tante inconsistenze ed aridità che attraversano la nostra epoca.
don Andrea Celli